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Difese immunitarie basse
Le difese immunitarie basse facilitano l’ingresso alle malattie e alle anomalie nel corpo umano. Il sistema immunitario, infatti, è un complesso meccanismo biologico che difende l’organismo da attacchi patogeni esterni e dalle cellule malfunzionanti del corpo stesso. Quando questo sofisticato sistema è indebolito, i virus possono penetrare; i batteri proliferano; i cibi ingeriti e non adatti al proprio metabolismo rimangono nel corpo e le cellule tumorali possono intaccare quelle vicine.
Le difese immunitarie basse ci espongono a diversi pericoli, ma in molti casi è possibile rafforzarlo grazie ad abitudini più sane e a sostegni specifici.
In questo articolo approfondiremo le difese immunitarie basse, spiegandone i sintomi, le cause, le cure e i rimedi.
Sintomi
I principali protettori del nostro organismo sono i globuli bianchi, che vengono prodotti dal sistema immunitario. Gli organi e i tessuti che li creano e li gestiscono sono sparsi per tutto il corpo e partecipano assieme a un complesso meccanismo di controllo e difesa. Questi sono:
- tonsille;
- adenoidi;
- timo (un organo all’altezza dello sterno);
- midollo osseo;
- linfonodi (partecipano anche al sistema circolatorio del sangue);
- placche di Peyer sulle mucose intestinali;
- appendice.
Il ruolo del sistema è duplice. Il primo è quello di riconoscere le differenze chimiche dei patogeni e delle molecole estranee o quelle malfunzionanti del corpo. Il secondo sta nella fase di risposta, dove i globuli bianchi vengono attivati e inviati nelle zone da curare.
Quando il sistema immunitario ha un calo di prestazione, il valore di globuli bianchi nel sangue scende sotto alle 4.000 cellule/mm³ e s’incorre in una patologia chiamata leucopenia, cioè le difese immunitarie basse.
A questo punto, possono insorgere diversi sintomi, come la stanchezza, che è tra quelli più tipici. Le persone con le difese immunitarie basse di solito percepiscono una costante sensazione di spossatezza, a volte unita a una scarsa lucidità o a confusione. Le attività quotidiane possono risultare faticose, perché sintomi del genere inficiano la capacità di concentrazione, oltre a diminuire la riserva di energie.
Un altro segno comune è la guarigione lenta delle ferite, poiché sono proprio i globuli bianchi ad occuparsi del processo di cicatrizzazione. Inoltre, si ha una maggiore esposizione a infezioni di vario tipo, come:
- raffreddore comune: un'infezione virale che colpisce le vie respiratorie superiori, provocando sintomi come naso che cola, mal di gola, tosse e starnuti;
- influenza: una malattia virale contagiosa che può causare sintomi come febbre, brividi, dolori muscolari e stanchezza estrema;
- infezioni alle vie respiratorie: le infezioni respiratorie, come la bronchite o la polmonite, possono verificarsi più frequentemente quando il sistema immunitario è compromesso;
- infezioni al tratto urinario: le infezioni del tratto urinario, come cistite o infezioni ai reni, insorgono con più facilità quando le difese immunitarie sono deboli;
- infezioni della pelle: le infezioni fungine o le lesioni superficiali da acne tardano a guarire.
Oltre alle infezioni, la pelle può subire anche altre problematiche. Con un abbassamento delle difese immunitarie, possono emergere irritazioni e infiammazioni croniche che danneggiano la barriera cutanea naturale e favoriscono ulteriori problemi alla pelle.
Se è presente una dermatite atopica o la psoriasi, delle difese basse possono condurre alla formazione di eruzioni cutanee croniche, che sono sintomo di una risposta immunitaria disfunzionale che sta danneggiando la pelle.
Anche il sistema digestivo può essere influenzato in vari modi, causando problemi di diversa entità:
- diarrea: un sistema immunitario debole può rendere il tratto intestinale più suscettibile all'attacco di batteri patogeni o virus, aumentando il rischio di sviluppare diarrea. Questo può accadere anche a seguito di infezioni alimentari o di disturbi immunitari specifici del tratto gastrointestinale.
- Gonfiore e flatulenza: le difese immunitarie basse contribuiscono ad alterare l'equilibrio della flora batterica nel tratto intestinale, portando a una proliferazione batterica anomala o a uno squilibrio nel microbiota intestinale. Ciò può sviluppare gonfiore addominale, flatulenza e disturbi digestivi.
- Carenze nutrizionali: le difese indebolite possono facilitare l’insorgenza dell’infiammazione nel tratto intestinale, compromettendo l'assorbimento di sostanze come vitamine, minerali e altri nutrienti importanti per la salute generale. I problemi di assorbimento dei nutrienti di solito si associano anche a sintomi come affaticamento, debolezza e perdita di peso non intenzionale.
- Intolleranze alimentari: la leucopenia può condizionare la tolleranza alimentare e portare a una maggiore sensibilità a determinati alimenti o ingredienti. Ciò scatena sintomi gastrointestinali come mal di stomaco, diarrea, nausea o vomito dopo aver consumato cibi specifici.
- Sindrome del colon irritabile: le difese immunitarie basse possono minare l’equilibrio della flora intestinale, risvegliando, così, la sindrome del colon irritabile con sintomi come dolori addominali, gonfiore, diarrea e/o stitichezza.
- Malattie infiammatorie intestinali: un sistema immunitario compromesso può aumentare il rischio di sviluppare malattie infiammatorie intestinali come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa. Queste condizioni sono caratterizzate da infiammazione cronica del tratto intestinale, che può provocare sintomi gastrointestinali persistenti.
Un sistema immunitario sano svolge un ruolo importante anche nel mantenere l'equilibrio biochimico nel cervello, inclusa la produzione dei neurotrasmettitori, le sostanze chimiche che regolano l'umore. Quando le difese immunitarie sono basse, si possono verificare alterazioni degli equilibri neurochimici e neuroendocrini, che possono provocare un aumento dell'ansia, della depressione o dell'irritabilità. In particolare, lo stress cronico riduce l'efficacia del sistema immunitario e per tanto l’ansia prolungata comporta spesso un abbassamento delle difese immunitarie.
Studi recenti hanno rivoluzionato la comprensione sulle interazioni fra sistema immunitario e cervello, scoprendo l’esistenza del sistema linfatico nelle meningi. La scoperta, pubblicata su Nature, è avvenuta solo nel 2015 e la si deve a un gruppo di scienziati statunitensi della University of Virginia School of Medicine. Per la prima volta, è stato dimostrato che cellule immunitarie sono in grado di influenzare la neurogenesi, cioè la nascita di nuove cellule cerebrali, e anche la cognizione. Lo fanno grazie a una loro capacità peculiare, l’immunità adattiva, che permette di rispondere ai malfunzionamenti del corpo e di difenderlo dai patogeni esterni. Ad esempio, quando il sistema immunitario combatte un’infiammazione con una risposta incontrollata, la neurogenesi è compromessa, come anche alcune funzioni importanti del cervello come l’adattamento allo stress. Questa scoperta ha aperto nuove frontiere verso la conoscenza e lo studio di approcci nuovi di malattie come l’Alzheimer, la sclerosi multipla o la depressione.
Cause
Le cause che provocano l’abbassamento delle difese immunitarie sono diverse e possono riguardare sia patologie specifiche, che cattive abitudini.
Alcune persone hanno una vera e propria predisposizione genetica e possono sviluppare delle variazioni che influenzano il funzionamento del sistema immunitario. Ad esempio, alcuni geni possono determinare la produzione di citochine, ovvero delle proteine coinvolte nella risposta immunitaria.
Anche l’età influisce molto sul sistema immunitario. Negli anziani è complice l’avanzare dell’età, che lentamente degrada la capacità delle difese immunitarie di identificare gli agenti estranei. Nei bambini, invece, il sistema immunitario non è completo fino ai 4-5 anni e per tanto sono più esposti alle malattie virali, come l’influenza.
Altre cause sono da rilevare in alcune malattie croniche autoimmuni, nelle quali il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule e i tessuti sani dell'organismo:
- diabete di tipo 1: una malattia ereditaria dove i globuli bianchi riconoscono come estranee le cellule beta del pancreas e le distruggono, rendendo impossibile la produzione dell’insulina.
- Sclerosi multipla: una malattia cronica del sistema nervoso, in cui i globuli bianchi attaccano la mielina, causando infiammazione e danni alle cellule nervose;
- Lupus eritematoso sistemico: una malattia cronica autoimmune che può interessare diversi organi del corpo, come la pelle, le giunture, i reni, il cervello, il cuore e i polmoni. Il sistema immunitario di una persona con lupus attacca le cellule distribuite in tutto il corpo, causando infiammazione e danni ai tessuti.
- Artrite reumatoide: questa malattia cronica è un'infiammazione sistemica che colpisce le giunture sinoviali, come quelle delle ginocchia o delle dita, e altre parti del corpo. Il sistema immunitario di una persona con artrite reumatoide attacca le cellule del proprio corpo per errore, generando infiammazione articolare, dolore e rigidità.
- Malattie infiammatorie intestinali: la malattia di Crohn e la colite ulcerosa provocano entrambe l’infiammazione del tratto gastrointestinale e sono originate da una combinazione di fattori genetici, ambientali e immunologici. Quando le difese immunitarie sono compromesse o disfunzionali, possono verificarsi alterazioni nella regolazione della risposta immunitaria nel tratto intestinale e, quindi, un'infiammazione inappropriata e cronica.
- Malattie autoimmuni del fegato: ci sono molte malattie autoimmuni che possono colpire il fegato, tra cui l'epatite autoimmune, la colangite sclerosante primaria e la cirrosi biliare primitiva. Il sistema immunitario in queste malattie attacca le cellule del fegato e ne infiamma i tessuti fino a danneggiarli.
A provocare gravi danni al sistema immunitario c’è anche l’AIDS, la sindrome da immunodeficienza acquisita provocata dal virus HIV. Il virus attacca delle particolari cellule, le cellule CD4, che hanno un ruolo molto importante nella difesa contro le infezioni. Inoltre, si replica annientando i globuli bianchi, fino a privare del tutto l’organismo di queste cellule. L’infezione da HIV è estremamente subdola: si trasmette con i rapporti sessuali non protetti o il contatto diretto con il sangue e può restare senza sintomi anche per anni. I primi segni d’allarme sono tutte condizioni molto simili a uno stato influenzale: per questo è importante effettuare test costanti quando si vive situazioni a rischio. Il test dell’HIV viene condotto per legge in modo anonimo e rapido, in alcune strutture anche gratuitamente e senza ricetta medica.
Oltre alle malattie, ci sono anche ulteriori fattori in grado di abbassare le difese immunitarie e sono per lo più legati a uno stile di vita poco sano.
Il primo fra tutti è l’alimentazione scorretta: una dieta poco equilibrata e priva di nutrienti essenziali può rendere il sistema immunitario più vulnerabile alle infezioni e alle malattie. Una dieta ricca di grassi saturi e zuccheri può indebolire il sistema immunitario e provocare infiammazioni croniche e un aumento dello stress ossidativo, entrambi fattori in grado di compromettere le difese immunitarie. I rischi associati ad una cattiva alimentazione e difese immunitarie basse sono molteplici. Le persone con difese immunitarie basse possono essere più suscettibili alle infezioni batteriche e virali. È possibile, inoltre, avere problemi di guarigione delle ferite o che aumenti il rischio di malattie infiammatorie croniche e avere una maggiore predisposizione alle allergie.
Anche l'obesità e l'inattività fisica sono dei fattori di rischio per il sistema immunitario. Le persone obese hanno un accumulo eccessivo di grasso corporeo, che può infiammarsi in maniera cronica, finendo per danneggiare il sistema immunitario. L'inattività fisica, invece, abbassa la produzione di ormoni in grado di sostenere la corretta funzionalità del sistema immunitario e allo stesso tempo aumenta il rischio di contrarre condizioni croniche come malattie cardiovascolari e diabete. L’obesità e l’inattività fisica, inoltre, contribuiscono entrambe ad alterare il microbiota intestinale. Uno squilibrio nella composizione del microbiota può influenzare negativamente il sistema immunitario, riducendo la sua capacità di proteggere il corpo dalle infezioni.
Un altro fattore in grado di abbassare le difese immunitarie è la carenza di sonno. Il sonno svolge un ruolo importante nel ripristino del nostro corpo e nella produzione di citochine essenziali per il sistema immunitario e, quando si dorme meno di 7-8 ore al giorno per un tempo prolungato, le difese tendono ad abbassarsi. La carenza di sonno può anche provocare un aumento della produzione di ormoni come il cortisolo, influenzando negativamente il sistema immunitario. Il cortisolo, noto anche come ormone dello stress, può sopprimere l'attività delle cellule del sistema immunitario, rendendo il corpo più vulnerabile alle infezioni.
Infine, anche l'inquinamento ambientale e l'esposizione a sostanze tossiche possono influenzare negativamente il sistema immunitario. L'inquinamento immette nell'acqua, nel suolo e nell’aria una varietà di sostanze tossiche come metalli pesanti, pesticidi, inquinanti organici e particolato fine. L'esposizione a queste sostanze tossiche, in particolare è in grado di:
- ridurre l'attività dei linfociti T e delle cellule “natural killer”;
- aumentare il rischio di malattie infiammatorie, autoimmuni e neoplastiche;
- interferire con la produzione di citochine e disturbare l'equilibrio ormonale;
- rendere l'organismo più suscettibile alle infezioni e diminuire la risposta ai vaccini.
Rimedi e cure per le difese immunitarie basse
Nei casi più comuni di difese immunitarie basse, i rimedi e le cure sono diverse e si applicano con facilità. Per mantenere il sistema immunitario forte e sano, è importante adottare uno stile di vita equilibrato e seguire alcune pratiche salutari.
Innanzitutto, è fondamentale seguire una dieta equilibrata e ricca di alimenti che contengono antiossidanti, vitamine e minerali. Ad esempio, la vitamina C, presente in frutta e verdura, aiuta a stimolare la produzione di anticorpi e a migliorare la funzione dei globuli bianchi. La vitamina E, presente in oli vegetali, frutta secca e semi, sostiene le membrane cellulari a proteggersi dalle infezioni. Alcuni alimenti che possono aiutare a potenziare le difese immunitarie sono:
- agrumi: limoni, arance, mandarini e pompelmi sono ricchi di vitamina C.
- Spinaci e altre verdure a foglia verde: queste verdure sono fonte di vitamina A, C ed E, che agiscono come antiossidanti per proteggere le cellule immunitarie.
- Yogurt e probiotici: i probiotici sono batteri benefici che promuovono la salute del sistema immunitario e digestivo. Lo yogurt ne è una buona fonte, ma esistono in commercio anche diversi integratori.
- Alimenti ricchi di zinco: tra gli alimenti ricchi di zinco troviamo carne magra, frutti di mare, semi di zucca e lenticchie.
- Aglio: l'aglio ha proprietà antimicrobiche e antivirali ed è noto per sostenere il sistema immunitario.
- Alimenti ricchi di vitamina D: la vitamina D è presente in alimenti come l’olio di fegato di pesce, latte fortificato e tuorli d'uovo.
- Echinacea: l'echinacea è un'erba con proprietà immunostimolanti ed è spesso utilizzata per supportare le difese immunitarie.
- Noci e semi: mandorle, noci, semi di girasole e semi di chia sono ricchi di vitamine e antiossidanti.
- Tè verde: il tè verde contiene catechine, un tipo di antiossidante particolarmente utile a rafforzare le difese immunitarie.
- Cioccolato fondente: il cioccolato fondente contiene antiossidanti e flavonoidi che possono aiutare il sistema immunitario.
È possibile anche rivolgersi agli integratori per avere un supporto maggiore. Probiotici, omega-3, vitamina C, D e antiossidanti sono alcuni degli integratori più comuni. È sempre bene, comunque, consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore alimentare, in modo da scegliere il più adatto alla propria condizione di salute e ricevere indicazioni chiare sul dosaggio giusto.
Un altro aspetto fondamentale è adottare uno stile di vita sano, partendo da azioni essenziali per rafforzare il proprio sistema immunitario:
- fare attività fisica regolare;
- ridurre lo stress;
- dormire almeno 7-8 ore al giorno;
- smettere di fumare;
- limitare il consumo di alcol.
Infine, è bene ricordare che in alcuni periodi delicati l’organismo è naturalmente più fragile e la prevenzione rappresenta la difesa migliore per il proprio corpo. Ne è un esempio la gravidanza, durante la quale il sistema immunitario è meno efficiente della norma. In questo caso le donne diventano più esposte alle malattie virali, come l’influenza. I sintomi influenzali non fanno correre particolari rischi al feto, ma la donna è più incline a contrarre eventuali complicazioni della malattia, come la polmonite.
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