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Rovigon vitamine A+E 30 compresse masticabili
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TEOFARMA SRL
Rovigon ĆØ indicato in tutti gli stati carenziali da malassorbimento, specie lipidico, o da malnutrizione e quadri sintomatologici correlati.
Descrizione e Modo d'Uso Rovigon vitamine A+E 30 compresse masticabili
INDICAZIONE
Rovigon ĆØ indicato in tutti gli stati carenziali da malassorbimento, specie lipidico, o da malnutrizione e quadri sintomatologici correlati. Inoltre Rovigon, quale associazione bilanciata tra vitamina A ed E, ĆØ indicato nei disturbi funzionali e nelle manifestazioni degenerative dei tessuti di origine epiteliale e mesodermica (ad esempio retinopatie degenerative, disturbi dellāorecchio interno, ecc.), specie nelle persone di media etĆ ed anziane.
COMPOSIZIONE
Una compressa rivestita masticabile contiene: retinolo 30.000 UI (come vitamina A palmitato 1,7 MUI/g con BHA/BHT), dlāαātocoferil acetato 70 mg (come vitamina E 50 CWS/S).
POSOLOGIA
Per uso orale. Salvo diversa prescrizione del medico, la dose consigliata ĆØ di 1 compressa al giorno per un massimo di 4 settimane. Il ciclo terapeutico può essere ripetuto nellāarco dellāanno, a giudizio del medico. La posologia deve essere regolata, sulla base dei livelli sierici di vitamina A e vitamina E. Rovigon ĆØ controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni di etĆ
CONTROINDICAZIONI
IpersensibilitĆ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipervitaminosi A. Bambini al di sotto dei 12 anni di etĆ . Donne incinte o nelle quali potrebbe instaurarsi una gravidanza.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI
Al fine di evitare la comparsa di segni e sintomi di iperdosaggio impiegare il prodotto sotto controllo medico e per il periodo di tempo ritenuto strettamente necessario. Le preparazioni contenenti vitamina E debbono essere usate con attenzione nei diabetici e nei soggetti con insufficienza cardiaca poichĆ© questa vitamina può ridurre il fabbisogno di insulina e di digitale. Nelle terapie molto prolungate, specie se per diversi anni, non eccedere nel numero e nella durata dei cicli terapeutici consigliati per ogni anno, allo scopo di non incorrere nel rischio di iperdosaggio cronico di vitamina A. Per la presenza di betacarotene nella composizione, lāuso prolungato del prodotto può aumentare il rischio di insorgenza di tumore polmonare nei forti fumatori (venti o più sigarette al giorno). Durante la gravidanza, un apporto giornaliero di vitamina A fino a 10.000 UI si ĆØ dimostrato sicuro. Tuttavia, dosi superiori a 15.000 UI/die sono state associate alla possibilitĆ di malformazioni nellāuomo. Pertanto, in gravidanza, si devono evitare dosaggi giornalieri superiori alle 10.000 UI, soprattutto durante il primo trimestre. La vitamina A non deve essere assunta assieme ad altri farmaci contenenti vitamina A, gli isomeri sintetici tretinoina ed etretinato oppure il betaācarotene, poichĆ© questi composti, ad alte dosi, sono considerati dannosi per il feto. Nelle donne in etĆ fertile ĆØ necessario assicurarsi che: ⢠la paziente non sia incinta quando inizia il trattamento (test di gravidanza negativo) ⢠la paziente comprenda il rischio teratogeno ⢠la paziente accetti di adottare un metodo contraccettivo efficace senza interruzione per tutta la durata del trattamento e per almeno un mese dopo la sua cessazione. Trattamenti a lungo termine con vitamina A sono stati associati a cirrosi, alterazioni della circolazione epatica, fibrosi epatica ed epatotossicitĆ . I pazienti con malattia epatica preesistente sono a maggior rischio di sviluppare o andare incontro ad un peggioramento della patologia epatica per la ridotta capacitĆ di produzione della proteina legante il retinolo. I pazienti che assumono alte dosi di vitamina A (superiori a 2.500 UI/Kg al giorno) per un periodo prolungato senza interruzione devono essere tenuti sotto controllo per la comparsa di segni di ipervitaminosi A. Non deve essere superata una dose massima giornaliera di 5.000 UI/Kg. Prima della prescrizione del trattamento, deve essere valutato lāapporto di vitamina A, isotrenitoina, etretinato e betaācarotene derivante dalla dieta e dallāuso eventuale di integratori e farmaci concomitanti. Dosi elevate di vitamina A sono state associate ad osteoporosi e osteosclerosi. Questo prodotto contiene saccarosio e glucosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio o al galattosio, deficit di lattasi, malassorbimento di glucosioāgalattosio o deficit di saccarasiāisomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
INTERAZIONI
La vitamina E può potenziare lāazione della digitale o dellāinsulina. Evitare lāuso concomitante con altri farmaci o integratori contenenti retinoidi e con gli antibiotici appartenenti alla classe delle tetracicline.
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse elencate sotto derivano da segnalazioni spontanee e non ne ĆØ pertanto possibile unāorganizzazione per categorie di frequenza. Patologie dellāocchio Disturbi visivi. Patologie gastrointestinali Dolore gastrointestinale e addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie epatobiliari Ittero, epatomegalia, steatosi epatica. Cirrosi, fibrosi epatica ed epatotossicitĆ sono state associate a terapie a lungo termine con vitamina A. Disturbi del sistema immunitario Reazione allergica, edema allergico, reazione anafilattica, shock anafilattico. Le reazioni di ipersensibilitĆ e le relative manifestazioni cliniche e di laboratorio includono reazioni da lievi a moderate che possono interessare la pelle, le vie respiratorie, lāapparato gastrointestinale e lāapparato cardiovascolare. Esami diagnostici Anomalia nei test di funzionalitĆ epatica, aumento di aspartato e alanina aminotransferasi, aumento dei trigliceridi nel sangue. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipercalcemia, disturbo del metabolismo lipidico. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore osseo e osteoporosi; unāassunzione elevata di vitamina A con la dieta o per mezzo di integratori ĆØ stata associata ad un aumento dellāosteoporosi e del rischio di frattura dellāanca. Patologie del sistema nervoso Cefalea. Unāimprovvisa insorgenza di cefalea può essere uno dei sintomi dello pseudotumor cerebri (vedere paragrafo 4.9). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito, orticaria, eruzione cutanea, secchezza cutanea, dermatite esfoliativa. Sono stati associati allāuso cronico di vitamina A: alopecia, dermatite, eczema, eritema, decolorazione della pelle, alterazioni della struttura dei capelli, ipotricosi, secchezza delle mucose, fragilitĆ cutanea, cheiliti. Le alterazioni cutanee sono spesso fra i primi segni di ipervitaminosi A.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza Durante la gravidanza, un apporto giornaliero di vitamina A fino a 10.000 UI si ĆØ dimostrato sicuro. Tuttavia, dosi superiori a 15.000 UI/die sono state associate alla possibilitĆ di malformazioni nellāuomo. Pertanto, in gravidanza, si devono evitare dosaggi giornalieri superiori alle 10.000 UI, soprattutto durante il primo trimestre. La vitamina A non deve essere assunta assieme ad altri farmaci contenenti vitamina A, gli isomeri sintetici tretinoina ed etretinato oppure il betaācarotene, poichĆ© questi composti, ad alte dosi, sono considerati dannosi per il feto. Nelle donne in etĆ fertile ĆØ necessario assicurarsi che: ⢠la paziente non sia incinta quando inizia il trattamento (test di gravidanza negativo) ⢠la paziente comprenda il rischio teratogeno ⢠la paziente accetti di adottare un metodo contraccettivo efficace senza interruzione per tutta la durata del trattamento e per almeno un mese dopo la sua cessazione. Allattamento Non sono disponibili informazioni adeguate sullāescrezione della vitamina A e della vitamina E nel latte materno umano e animale e non ĆØ pertanto possibile escludere un rischio per il lattante. La decisione se interrompere lāallattamento oppure la terapia con retinolo/tocoferolo andrĆ presa tenendo conto del beneficio dellāallattamento per il neonato e del beneficio della terapia con retinolo/tocoferolo per la madre
Rovigon ĆØ indicato in tutti gli stati carenziali da malassorbimento, specie lipidico, o da malnutrizione e quadri sintomatologici correlati. Inoltre Rovigon, quale associazione bilanciata tra vitamina A ed E, ĆØ indicato nei disturbi funzionali e nelle manifestazioni degenerative dei tessuti di origine epiteliale e mesodermica (ad esempio retinopatie degenerative, disturbi dellāorecchio interno, ecc.), specie nelle persone di media etĆ ed anziane.
COMPOSIZIONE
Una compressa rivestita masticabile contiene: retinolo 30.000 UI (come vitamina A palmitato 1,7 MUI/g con BHA/BHT), dlāαātocoferil acetato 70 mg (come vitamina E 50 CWS/S).
POSOLOGIA
Per uso orale. Salvo diversa prescrizione del medico, la dose consigliata ĆØ di 1 compressa al giorno per un massimo di 4 settimane. Il ciclo terapeutico può essere ripetuto nellāarco dellāanno, a giudizio del medico. La posologia deve essere regolata, sulla base dei livelli sierici di vitamina A e vitamina E. Rovigon ĆØ controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni di etĆ
CONTROINDICAZIONI
IpersensibilitĆ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipervitaminosi A. Bambini al di sotto dei 12 anni di etĆ . Donne incinte o nelle quali potrebbe instaurarsi una gravidanza.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI
Al fine di evitare la comparsa di segni e sintomi di iperdosaggio impiegare il prodotto sotto controllo medico e per il periodo di tempo ritenuto strettamente necessario. Le preparazioni contenenti vitamina E debbono essere usate con attenzione nei diabetici e nei soggetti con insufficienza cardiaca poichĆ© questa vitamina può ridurre il fabbisogno di insulina e di digitale. Nelle terapie molto prolungate, specie se per diversi anni, non eccedere nel numero e nella durata dei cicli terapeutici consigliati per ogni anno, allo scopo di non incorrere nel rischio di iperdosaggio cronico di vitamina A. Per la presenza di betacarotene nella composizione, lāuso prolungato del prodotto può aumentare il rischio di insorgenza di tumore polmonare nei forti fumatori (venti o più sigarette al giorno). Durante la gravidanza, un apporto giornaliero di vitamina A fino a 10.000 UI si ĆØ dimostrato sicuro. Tuttavia, dosi superiori a 15.000 UI/die sono state associate alla possibilitĆ di malformazioni nellāuomo. Pertanto, in gravidanza, si devono evitare dosaggi giornalieri superiori alle 10.000 UI, soprattutto durante il primo trimestre. La vitamina A non deve essere assunta assieme ad altri farmaci contenenti vitamina A, gli isomeri sintetici tretinoina ed etretinato oppure il betaācarotene, poichĆ© questi composti, ad alte dosi, sono considerati dannosi per il feto. Nelle donne in etĆ fertile ĆØ necessario assicurarsi che: ⢠la paziente non sia incinta quando inizia il trattamento (test di gravidanza negativo) ⢠la paziente comprenda il rischio teratogeno ⢠la paziente accetti di adottare un metodo contraccettivo efficace senza interruzione per tutta la durata del trattamento e per almeno un mese dopo la sua cessazione. Trattamenti a lungo termine con vitamina A sono stati associati a cirrosi, alterazioni della circolazione epatica, fibrosi epatica ed epatotossicitĆ . I pazienti con malattia epatica preesistente sono a maggior rischio di sviluppare o andare incontro ad un peggioramento della patologia epatica per la ridotta capacitĆ di produzione della proteina legante il retinolo. I pazienti che assumono alte dosi di vitamina A (superiori a 2.500 UI/Kg al giorno) per un periodo prolungato senza interruzione devono essere tenuti sotto controllo per la comparsa di segni di ipervitaminosi A. Non deve essere superata una dose massima giornaliera di 5.000 UI/Kg. Prima della prescrizione del trattamento, deve essere valutato lāapporto di vitamina A, isotrenitoina, etretinato e betaācarotene derivante dalla dieta e dallāuso eventuale di integratori e farmaci concomitanti. Dosi elevate di vitamina A sono state associate ad osteoporosi e osteosclerosi. Questo prodotto contiene saccarosio e glucosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio o al galattosio, deficit di lattasi, malassorbimento di glucosioāgalattosio o deficit di saccarasiāisomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
INTERAZIONI
La vitamina E può potenziare lāazione della digitale o dellāinsulina. Evitare lāuso concomitante con altri farmaci o integratori contenenti retinoidi e con gli antibiotici appartenenti alla classe delle tetracicline.
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse elencate sotto derivano da segnalazioni spontanee e non ne ĆØ pertanto possibile unāorganizzazione per categorie di frequenza. Patologie dellāocchio Disturbi visivi. Patologie gastrointestinali Dolore gastrointestinale e addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie epatobiliari Ittero, epatomegalia, steatosi epatica. Cirrosi, fibrosi epatica ed epatotossicitĆ sono state associate a terapie a lungo termine con vitamina A. Disturbi del sistema immunitario Reazione allergica, edema allergico, reazione anafilattica, shock anafilattico. Le reazioni di ipersensibilitĆ e le relative manifestazioni cliniche e di laboratorio includono reazioni da lievi a moderate che possono interessare la pelle, le vie respiratorie, lāapparato gastrointestinale e lāapparato cardiovascolare. Esami diagnostici Anomalia nei test di funzionalitĆ epatica, aumento di aspartato e alanina aminotransferasi, aumento dei trigliceridi nel sangue. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipercalcemia, disturbo del metabolismo lipidico. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore osseo e osteoporosi; unāassunzione elevata di vitamina A con la dieta o per mezzo di integratori ĆØ stata associata ad un aumento dellāosteoporosi e del rischio di frattura dellāanca. Patologie del sistema nervoso Cefalea. Unāimprovvisa insorgenza di cefalea può essere uno dei sintomi dello pseudotumor cerebri (vedere paragrafo 4.9). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito, orticaria, eruzione cutanea, secchezza cutanea, dermatite esfoliativa. Sono stati associati allāuso cronico di vitamina A: alopecia, dermatite, eczema, eritema, decolorazione della pelle, alterazioni della struttura dei capelli, ipotricosi, secchezza delle mucose, fragilitĆ cutanea, cheiliti. Le alterazioni cutanee sono spesso fra i primi segni di ipervitaminosi A.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza Durante la gravidanza, un apporto giornaliero di vitamina A fino a 10.000 UI si ĆØ dimostrato sicuro. Tuttavia, dosi superiori a 15.000 UI/die sono state associate alla possibilitĆ di malformazioni nellāuomo. Pertanto, in gravidanza, si devono evitare dosaggi giornalieri superiori alle 10.000 UI, soprattutto durante il primo trimestre. La vitamina A non deve essere assunta assieme ad altri farmaci contenenti vitamina A, gli isomeri sintetici tretinoina ed etretinato oppure il betaācarotene, poichĆ© questi composti, ad alte dosi, sono considerati dannosi per il feto. Nelle donne in etĆ fertile ĆØ necessario assicurarsi che: ⢠la paziente non sia incinta quando inizia il trattamento (test di gravidanza negativo) ⢠la paziente comprenda il rischio teratogeno ⢠la paziente accetti di adottare un metodo contraccettivo efficace senza interruzione per tutta la durata del trattamento e per almeno un mese dopo la sua cessazione. Allattamento Non sono disponibili informazioni adeguate sullāescrezione della vitamina A e della vitamina E nel latte materno umano e animale e non ĆØ pertanto possibile escludere un rischio per il lattante. La decisione se interrompere lāallattamento oppure la terapia con retinolo/tocoferolo andrĆ presa tenendo conto del beneficio dellāallattamento per il neonato e del beneficio della terapia con retinolo/tocoferolo per la madre
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