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Mal di testa
Il mal di testa, noto anche come cefalea, è una condizione caratterizzata da dolore o fastidio localizzato nell'area della testa o del collo. Questa affezione è estremamente comune e può variare notevolmente in termini di gravità, durata e sintomi associati. Conoscere quali siano le cause che determinano il mal di testa permette non solo di trattare in maniera tempestiva questo disturbo, ma anche di attuare una serie di comportamenti atti a prevenire il ripresentarsi di questo problema.
In via preliminare è importante ricordare la classificazione delle cefalee, utile per comprendere appieno sintomi, cause e rimedi contro il mal di testa. Usualmente si distingue tra cefalee:
- primarie, comprendono il mal di testa tensionale, l'emicrania e il mal di testa a grappolo. Sono definite "primarie" perché non sono causate da altre condizioni o malattie;
- secondarie, sono associate a patologie sottostanti o a fattori scatenanti specifici, come un trauma cranico, un'infiammazione o una patologia vascolare.
Sintomi
I sintomi del mal di testa possono variare in maniera consistente in base alla tipologia di cefalea. Tra le manifestazioni tipiche dell’emicrania, un tipo di cefalea primaria, ci sono:
- dolore, intenso e pulsante, spesso unilaterale, che può durare da 4 a 72 ore. È solitamente moderato o grave e può essere aggravato dall'attività fisica;
- sensibilità sensoriale, soprattutto alla luce (fotofobia) e al suono (fonofobia) durante la fase acuta;
- nausea e talvolta vomito;
- aura, che possono includere disturbi visivi, come luci scintillanti o punti ciechi, e disturbi sensoriali o motori.
I sintomi del mal di testa tensivo sono invece un dolore sordo, non pulsante, spesso descritto come una "sensazione di pressione" o "cerniera", usualmente bilaterale e può durare per ore o giorni. Questo fastidio è accompagnato da tensione muscolare localizzata nella zona del collo e delle spalle;
Il mal di testa a grappolo, invece, si manifesta con un dolore estremamente intenso e acuto, spesso descritto come "pugnalate" o "bruciore" in una regione specifica, di solito intorno a un occhio. La durata è breve ma frequente, dal momento che gli attacchi possono durare da 15 minuti a 3 ore e si verificano tipicamente più volte al giorno, spesso a intervalli regolari. Il mal di testa a grappolo si associa ad altri sintomi come lacrimazione dell'occhio, congestione nasale e agitazione.
Di seguito una breve tabella riassuntiva dei principali sintomi delle cefalee primarie:
Tipologia cefalea |
Intensità del dolore |
Durata degli episodi |
Sintomi associati |
Emicrania |
Intenso e pulsante |
Da 4 a 72 ore |
Sensibilità sensoriale, nausea e aura. |
Tensivo |
Sordo non pulsante |
Assai variabile |
Tensione muscolare a collo e spalle |
A grappolo |
Intenso e acuto |
Da 15 minuti a 3 ore, ripetuto durante la giornata |
Lacrimazione dell’occhio, congestione nasale. |
Le cefalee secondarie, invece, si presentano come conseguenza di altre condizioni patologiche di cui sono appunto di sintomi esse stesse. Ad esempio, una persona può manifestare un forte mal di testa a causa di una sinusite persistente, dell’otite o di condizioni traumatiche gravi: in questi contesti il mal di testa è il sintomo di un’altra patologia sottostante.
Sottovalutare i sintomi del mal di testa rappresenta un rischio significativo per la salute e il benessere del paziente. L'autovalutazione iniziale, insieme alla consultazione di un medico esperto, è cruciale per determinare la causa del mal di testa e garantire un trattamento appropriato. Inoltre, il riconoscimento tempestivo dei segnali di allarme, come la persistenza del dolore, la comparsa di sintomi neurologici o altri sintomi inusuali, è di fondamentale importanza per evitare complicazioni e assicurare la salute a lungo termine del paziente. In conclusione, il mal di testa non dovrebbe mai essere ignorato o sottovalutato, ma piuttosto affrontato con serietà e trattato con la dovuta attenzione medica.
La diagnosi delle diverse tipologie di mal di testa richiede un'approfondita valutazione clinica al fine di identificare la causa sottostante e pianificare un trattamento adeguato. Il medico può infatti procedere come segue:
- anamnesi dettagliata, durante la quale il medico raccoglie informazioni sulle caratteristiche del mal di testa. Questo include la frequenza, l'intensità, la localizzazione e la durata dei sintomi. Il paziente dovrebbe anche descrivere eventuali fattori scatenanti, come cibi specifici, stress o altri eventi correlati al mal di testa;
- esame obiettivo, il medico esegue un esame fisico completo per escludere eventuali segni o sintomi di condizioni mediche sottostanti. Ad esempio, la presenza di febbre, disturbi visivi o segni neurologici può suggerire una causa diversa dal mal di testa primario;
- imaging cerebrale, in alcuni casi, il medico può richiedere esami di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC), per escludere problemi strutturali o altre condizioni cerebrali che potrebbero causare il mal di testa;
- esami di laboratorio, possono essere effettuati esami di laboratorio per escludere altre cause di mal di testa, come infezioni, disturbi metabolici o problemi ematici;
- diario del mal di testa, la persona potrebbe essere incoraggiato a tenere un diario del mal di testa, registrando i sintomi, gli orari di insorgenza e i fattori scatenanti. Questo può essere un prezioso strumento per identificare schemi ricorrenti.
La diagnosi accurata delle diverse tipologie di mal di testa è fondamentale per pianificare un trattamento efficace e migliorare la qualità di vita del paziente. La scelta delle indagini diagnostiche dipenderà dalla presentazione clinica e dalla sospetta causa sottostante del mal di testa, con l'obiettivo di fornire una terapia mirata e personalizzata.
Cause
Per comprendere appieno le cause del mal di testa è opportuno analizzare quali possano i fattori scatenanti delle diverse tipologie di cefalea.
Tra le cefalee primarie, l’emicrania è quella che presenta un insieme di cause assai diversificate e, in parte, ancora ignote. La letteratura scientifica è propensa per attribuire a questa tipologia di mal di testa un’origine neurovascolare: alcuni stimoli che arrivano al cervello determinano un'alterazione del sistema di regolazione del dolore, che a sua volta provoca cambiamenti nei vasi sanguigni del cervello.
Oltre alle cause dell’emicrania, bisogna tenere presente i fattori scatenanti di questo mal di testa dal dolore pulsante: squilibri ormonali, consumo intensivo di alcuni alimenti, cause ambientali, astinenza da caffeina, fumo, alcool e mancanza di sonno possono determinare episodi anche molto violenti.
Le cause della cefalea tensiva sono da attribuire alla continua e involontaria contrazione dei muscoli di collo, spalle, nuca, fronte e tempie in relazione ad una condizione di tensione. Condurre uno stile di vita stressante o dover fronteggiare di frequente situazioni che mettono sotto pressione possono contribuire ad aumentare.
Tra le cause della cefalea a grappolo rientrano una serie di alterazioni nervose non ancora pienamente definite, ma che sono accomunate da un coinvolgimento dell’ipotalamo. I fattori scatenanti di questo tipo di mal di testa sono il jet lag e le conseguenti alterazioni del ritmo sonno-veglia, periodi di stress intenso, consumo eccessivo di fumo e bevande alcoliche.
Le cause delle cefalee secondarie sono le più svariate e comprendono anche alcune malattie metaboliche o situazioni traumatiche. Solo per citare i casi più eclatanti, i mal di testa che si avvertono in seguito al trauma cranico sono di tipo secondario. Inoltre il mal di testa secondario può presentarsi anche in conseguenza a infezioni virali o batteriche che spaziano dalla semplice influenza (infezioni sistemiche), alla meningite, encefalite e HIV/AIDS.
Non bisogna anche sottovalutare problematiche come la disidratazione grave e l’ipotiroidismo che, soprattutto quando non trattati, possono portare a fenomeni di mal di testa anche molto intensi.
Al di là dei casi specifici è importante tenere presente alcune cause comuni a tutte le tipologie di mal di testa:
- variazioni ormonali, determinate dall’assunzione di una terapia contraccettiva ormonale o dall’inizio o fine di una gravidanza nelle donne;
- stato di eccessiva stanchezza e prolungata privazione del sonno;
- origine ortodontica, ossia l’insieme di quelle problematiche a carico del cavo orale e delle ossa della mandibola. Ad esempio, la comparsa del dente del giudizio, l’adattamento dopo l’applicazione di un apparecchio dentale, oppure il fenomeno del bruxismo possono portare a cefalee. In particolare il digrignamento dei denti notturno, soprattutto quando involontario porta a cefalee persistenti;
- problemi posturali, sia passeggeri sia persistenti come la scoliosi. Si ricorda che anche assumere una posizione non corretta alla scrivania può portare ad un forte mal di testa;
- convergenza oculare difficoltosa, data da difetti visivi o posturali. Analogamente, trascorrere molto tempo di fronte allo schermo del computer può provocare affaticamento oculare e, di conseguenza, mal di testa;
- origine psicologica, dal momento che spesso il mal di testa è dato da situazioni e stati emotivi in cui la persona non si sente nel pieno delle proprie forze. Stati di profonda tristezza possono anche manifestarsi con il mal di testa.
Inoltre bisogna tenere presente che anche alcune allergie alimentari possono portare mal di testa, soprattutto quando non è stato ancora individuato l’alimento che genera intolleranza.
Rimedi e cure per il mal di testa
Porre rimedio al mal di testa è una priorità assoluta per chi ne soffre sia in maniera saltuaria sia cronica. Le soluzioni possono variare in modo significativo a seconda della causa che ha portato alla cefalea primaria o secondaria.
La terapia farmacologica, quando prescritta da un medico, è in grado di ridurre la cefalea primaria. Tuttavia non è detto che i farmaci possano essere efficaci alla prima assunzione e possa essere necessario del tempo o la sostituzione del principio attivo. In linea di massima, quando si tratta di attenuare i sintomi del mal di testa primario i farmaci da banco a base di ibuprofene possono dirsi efficaci.
Si può anche ricorrere ai rimedi naturali contro il mal di testa come tisane a base di melissa, valeriana, camomilla e lavanda che sono ideali per favorire il rilassamento e la distensione muscolare.
Quando ci si trova a fronteggiare una fase acuta di mal di testa, soprattutto se si tratta di emicrania o cefalea a grappolo, oltre ai rimedi farmacologici si possono attuare alcuni “rimedi della nonna”:
- applicare una fonte di calore dietro la nuca che riduce il dolore alla testa soprattutto quando dovuto da un’infiammazione della cervicale;
- massaggiare la zona interessata o eseguire la digitopressione;
- sdraiarsi in un ambiente buio dal momento che la luce intensa può far insorgere o peggiorare il mal di testa. Questo rimedio risulta particolarmente efficace quando si soffre di emicrania;
- applicare un panno umido e fresco sulla fronte che dà una sensazione di immediato sollievo, soprattutto quando la cefalea è localizzata frontalmente e causata da vasodilatazione. Se lo si desidera si possono aggiungere dei bioaromi sul panno.
Quando non ci si trova nella fase acuta è possibile anche praticare delle tecniche di rilassamento attraverso la meditazione o lo yoga: entrambe le discipline, oltre a favorire la concentrazione, portano la persona a ritagliarsi del tempo per se e praticare una seppur blanda attività fisica decontratturante. In questo senso, chi ha la possibilità, può inserire nella propria routine il saluto al sole al mattino per cominciare al meglio la giornata.
Accanto ai rimedi farmacologici ci sono alcune norme di comportamento che possono aiutare a ritrovare il benessere:
- dormire, il sonno può favorire il rilassamento e quindi eliminare le cause tensive del mal di testa oltre che aiutare la persona a percepire una sensazione di vitalità. Si ricorda di porre attenzione alla posizione, al cuscino e al materasso scelti durante il sonno perché questi possono influire sulla posizione adottata, causando eventuali contratture che possono portare, nuovamente, al mal di testa;
- sforzarsi di mantenere una postura corretta in ufficio o alla guida;
- fare attività fisica durante il giorno che causa un rilascio di ormoni premio e una sensazione di benessere complessivo;
- regolarizzare le abitudini, cercando di ridurre il carico di stress;
- ridurre le dosi di caffeina giornaliera.
L’alimentazione gioca un ruolo importante tra i rimedi contro il mal di testa. Tra i cibi da preferire da chi soffre di cefalea ci sono gli antiossidanti naturali, come la Vitamina A, C e E, zinco e selenio. Questi elementi sono presenti in molti cibi che possono essere consumati regolarmente ed inseriti nel proprio piano alimentare, oppure assunti attraverso integratori alimentari. Spazio anche agli acidi grassi come gli Omega 3 che svolgono una funzione antinfiammatoria naturale. Contenuti principalmente nel pesce azzurro grasso e in certi semi oleosi sono un prezioso alleato contro il mal di testa.
Al tempo stesso sono fortemente sconsigliati i cibi poco digeribili e molto salati. Il cioccolato, se non in piccole dosi, e gli alcolici in eccesso.
Un elemento da non sottovalutare nella risoluzione del mal di testa è il ruolo attivo del paziente. Innanzitutto, è essenziale che il paziente mantenga un accurato registro dei sintomi, tenendo traccia della frequenza, dell'intensità e dei fattori scatenanti dei mal di testa. Questo registro può essere un prezioso strumento diagnostico per il medico, consentendo una migliore comprensione del quadro clinico e l'identificazione di eventuali pattern ricorrenti.
Inoltre, il paziente deve essere attivamente coinvolto nella ricerca delle possibili cause sottostanti al mal di testa, collaborando con il medico per individuare eventuali trigger alimentari, abitudini di vita scorrette o fattori di stress. L'adozione di uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata, l'esercizio fisico regolare e la gestione dello stress, può svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione dei mal di testa.
Nel contesto del trattamento, è fondamentale che la persona segua attentamente le indicazioni del medico, assumendo i farmaci prescritti nel modo corretto e seguendo le terapie preventive raccomandate. Inoltre, è importante che il paziente dia feedback regolare al medico sui progressi e sull'efficacia del trattamento in corso, in modo da apportare eventuali modifiche o aggiustamenti.
Infine, il coinvolgimento attivo della persona nella gestione del mal di testa include la capacità di riconoscere i segnali di allarme che potrebbero indicare la necessità di una consulenza medica urgente, come ad esempio l'insorgenza di sintomi neurologici aggiuntivi o il peggioramento repentino del dolore.