L'iperidrosi è una condizione in cui il corpo produce sudore in quantità eccessiva rispetto a quanto necessario per regolare la temperatura corporea.

Le persone che soffrono di questo disturbo si trovano spesso a dover affrontare situazioni di disagio fisico e psicologico, con impatti significativi sulla qualità della vita e sulle relazioni sociali. Questa condizione può portare all’isolamento o alla riduzione della fiducia in se stessi.

Scopriamo di più su sintomi, cause e rimedi dell’iperidrosi.

Sintomi

Il sintomo principale dell'iperidrosi è la sudorazione eccessiva, che interessa prevalentemente mani, ascelle, piedi e viso, ma che può manifestarsi anche su più aree del corpo contemporaneamente.

La sudorazione eccessiva, soprattutto quando è localizzata su mani e piedi, può rendere difficoltose azioni quotidiane come stringere la mano, scrivere, utilizzare dispositivi elettronici o indossare calzature chiuse per lunghi periodi di tempo.

È una condizione che può verificarsi in diverse situazioni, anche in assenza di stimoli tipici come il caldo o l'attività fisica. Può manifestarsi sia di giorno che di notte, a volte interferendo con il sonno e causando un ulteriore peggioramento della qualità della vita.

I sintomi dell'iperidrosi possono avere un impatto significativo anche a livello psicologico ed emotivo. Le persone affette da questo disturbo spesso sperimentano un costante stato di preoccupazione e ansia riguardo al loro problema. 

Tendono ad evitare attività o situazioni che potrebbero innescare la sudorazione, come incontri sociali, eventi pubblici o attività fisica. Questo comportamento può portare all'isolamento sociale, riducendo la qualità delle relazioni interpersonali e contribuendo a una ridotta autostima.

Un sintomo indiretto dell'iperidrosi è l'irritazione cutanea. La sudorazione costante può portare a irritazioni, dermatiti o infezioni della pelle, soprattutto nelle aree dove la sudorazione è più intensa e dove la pelle rimane umida per lunghi periodi. 

Le ascelle e i piedi sono particolarmente suscettibili a queste problematiche, che possono causare prurito, arrossamento e, in alcuni casi, dolore. Inoltre, la pelle umida è un terreno fertile per la crescita di batteri e funghi, il che può contribuire a infezioni ricorrenti.

Come è chiaro, il disagio fisico associato all’iperidrosi è accompagnato da importanti conseguenze psicologiche e sociali che possono influire significativamente sulla qualità della vita. Riconoscere questi sintomi è fondamentale per affrontare adeguatamente il problema e migliorare la fiducia in se stessi.

Cause

Prima di entrare nel merito delle cause dell'iperidrosi, è necessario fare una distinzione tra iperidrosi primaria e secondaria.

L'iperidrosi primaria, anche nota come iperidrosi idiopatica, è una condizione in cui la sudorazione eccessiva non è causata da un problema medico sottostante. Si manifesta tipicamente in aree specifiche del corpo, come mani, piedi, ascelle e viso, ed è generalmente simmetrica.

Questa forma di iperidrosi tende a manifestarsi durante l'infanzia o l'adolescenza ed è principalmente ereditaria. Ciò significa che le persone con iperidrosi primaria spesso hanno familiari che soffrono o hanno sofferto della stessa condizione.

L'iperidrosi secondaria, invece, è associata alla presenza di una patologia sottostante e può interessare ampie aree del corpo. Le principali cause sono:

  • ipertiroidismo. Questo disturbo causa un aumento della temperatura corporea. Gli ormoni tiroidei, per favorire la dispersione del calore, stimolano la sudorazione;
  • malattie psichiatriche. Alcune condizioni psichiatriche, come l'ansia e la depressione, possono contribuire all'iperidrosi. L'ansia, in particolare, può innescare la sudorazione come parte della risposta “lotta o fuga” del corpo, aggravando ulteriormente il problema;
  • patologie del sistema nervoso centrale. Malattie come il Parkinson, lesioni spinali o altre disfunzioni neurologiche possono influenzare i meccanismi di regolazione della sudorazione. Queste condizioni possono interferire con i segnali nervosi che controllano le ghiandole sudoripare, portando a una sudorazione eccessiva;
  • obesità. L'eccesso di peso può aumentare la produzione di sudore perché il corpo deve lavorare di più per mantenere la temperatura corporea. Le persone obese sono spesso più inclini a sudare in modo eccessivo, soprattutto nelle pieghe della pelle, dove l'umidità può accumularsi e causare irritazioni;
  • terapia ormonale. Questa può causare un aumento della sudorazione, soprattutto nelle donne che assumono estrogeni;
  • alterazioni endocrine. Possono alterare la normale funzione delle ghiandole sudoripare, portando a episodi di sudorazione intensa, noti anche come vampate di calore;
  • carcinoma. Alcuni tipi di cancro, come il linfoma e la leucemia, possono causare una sudorazione notturna intensa. Questo sintomo è spesso accompagnato da altre manifestazioni, come perdita di peso non intenzionale o febbre;
  • infezioni. Infezioni sistemiche come la tubercolosi o infezioni acute da virus e batteri possono attivare il sistema immunitario, provocando un aumento della sudorazione come risposta fisiologica. Alcune infezioni cutanee, inoltre, possono stimolare direttamente le ghiandole sudoripare o causare infiammazioni locali che intensificano la produzione di sudore. Anche infezioni croniche, come quelle correlate a malattie autoimmuni o endocrinologiche, possono alterare l'equilibrio dei meccanismi di termoregolazione e sudorazione, contribuendo così all'insorgenza dell'iperidrosi.

Alla base dell’iperidrosi secondaria può esserci anche l’assunzione di alcuni farmaci e sostanze. Gli antidepressivi, gli antipsicotici e i farmaci per la pressione possono avere come effetto collaterale l'aumento della sudorazione. Anche l'assunzione di sostanze stimolanti, come la caffeina o le droghe, può portare a episodi di sudorazione eccessiva.

In fase di diagnosi, è molto importante localizzare l’iperidrosi. Quella generalizzata, che colpisce la maggior parte del corpo, è spesso indicativa di un problema endocrino o farmacologico. In altre parole, se la sudorazione interessa tutto il corpo piuttosto che aree specifiche, è più probabile che sia legata a una disfunzione ormonale o all'assunzione di determinati farmaci. 

La diagnosi dell'iperidrosi avviene principalmente attraverso l'anamnesi e l'esame obiettivo. L'anamnesi è un'accurata raccolta delle informazioni del paziente riguardo ai sintomi, alla loro insorgenza e ai fattori scatenanti. Durante l'esame obiettivo, il medico valuta le aree del corpo colpite e la gravità del problema. 

Un test utile per confermare la diagnosi è il test dello iodio e dell'amido. Durante questo test, una soluzione di iodio viene applicata alla zona interessata e lasciata asciugare. Successivamente, viene cosparso dell'amido di mais, che reagisce con lo iodio nelle aree dove il sudore è presente, rendendo la zona più scura. Questo permette di visualizzare con precisione le aree con maggiore produzione di sudore.

Per identificare eventuali cause sottostanti dell'iperidrosi possono essere utilizzati i test di laboratorio: l'emocromo completo, utile per rilevare eventuali anomalie del sangue come la leucemia, la glicemia, per verificare la presenza di diabete, e il dosaggio dell'ormone stimolante la tiroide, per identificare disfunzioni tiroidee. 

Rimedi

I rimedi per l'iperidrosi possono variare a seconda della gravità della condizione e dell'area del corpo interessata. Esistono diverse opzioni terapeutiche che vanno da trattamenti farmacologici a interventi più invasivi.

Il primo approccio al trattamento dell'iperidrosi è solitamente di tipo farmacologico. Esistono diversi farmaci che possono essere utilizzati per controllare la sudorazione. Tra questi troviamo sedativi, ansiolitici e anticolinergici. 

Gli anticolinergici sono farmaci che agiscono bloccando l'azione dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore coinvolto nella stimolazione delle ghiandole sudoripare. Sebbene questi farmaci possano ridurre la sudorazione, possono anche causare effetti collaterali come secchezza delle fauci, stitichezza, visione offuscata e difficoltà urinarie. Per questo motivo, il loro utilizzo è generalmente limitato a pazienti che non rispondono ad altri trattamenti.

Un altro trattamento farmacologico ampiamente utilizzato è l'iniezione di tossina botulinica di tipo A. Questa, impiegata in concentrazioni infinitesimali, agisce bloccando temporaneamente i nervi che stimolano le ghiandole sudoripare. Questo trattamento è particolarmente efficace per l'iperidrosi ascellare, palmare e plantare. 

Gli effetti dell'iniezione durano generalmente tra i 4 e i 6 mesi, dopo i quali è necessario ripetere il trattamento. Sebbene sia efficace, può essere doloroso, soprattutto nelle aree delle mani e dei piedi e può richiedere l'uso di anestetici locali per ridurre il disagio.

Un'altra opzione terapeutica è rappresentata dal cloruro di alluminio esaidrato. Questo composto viene applicato localmente sulla pelle sotto forma di antitraspirante ed è particolarmente efficace per l'iperidrosi ascellare. Il cloruro di alluminio agisce bloccando temporaneamente i dotti delle ghiandole sudoripare, riducendo così la quantità di sudore prodotta. Tuttavia, l'uso prolungato di questa soluzione può causare irritazione cutanea, soprattutto nelle persone con pelle sensibile. È quindi consigliato iniziare con basse concentrazioni e aumentare gradualmente in base alla tolleranza individuale.

La ionoforesi è un'altra tecnica utilizzata per trattare l'iperidrosi, in particolare quella palmare e plantare. Questo trattamento prevede l'immersione delle mani o dei piedi in acqua attraverso la quale viene fatta passare una corrente elettrica a bassa intensità. La corrente sembra ridurre temporaneamente l'attività delle ghiandole sudoripare, diminuendo così la produzione di sudore. 

Le sessioni di ionoforesi devono essere effettuate regolarmente, spesso una o due volte a settimana, e possono richiedere diverse settimane prima che si noti un miglioramento. Questo trattamento è generalmente sicuro, ma alcune persone possono avvertire un lieve disagio durante la sessione.

Alle persone che soffrono di iperidrosi e non rispondono ad altri trattamenti può essere consigliato l'intervento chirurgico. La simpatectomia toracica endoscopica è una procedura che viene eseguita in anestesia generale e comporta l'inserimento di un endoscopio nel torace per tagliare o clampare i nervi. È particolarmente efficace per l'iperidrosi palmare, ma presenta alcuni rischi, tra cui il cosiddetto "sudore compensatorio", ovvero l'aumento della sudorazione in altre parti del corpo che non sono state trattate. 

Un altro tipo di intervento chirurgico che può essere utilizzato per il trattamento dell'iperidrosi è la rimozione delle ghiandole sudoripare. Questa procedura viene principalmente impiegata per l'iperidrosi ascellare. L'intervento può essere eseguito tramite diverse tecniche, tra cui l'escissione chirurgica, la liposuzione e il curettage. 

La liposuzione e il curettage, in particolare, sono tecniche minimamente invasive che prevedono l'inserimento di una cannula sotto la pelle per aspirare o raschiare le ghiandole sudoripare, riducendo così la sudorazione. Sebbene questi interventi possano essere efficaci, anch’essi presentano dei rischi, come infezioni, cicatrici e perdita di sensibilità nella zona trattata.

La decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico deve essere presa con cautela e solo dopo un'attenta valutazione dei benefici e dei rischi. La chirurgia è generalmente raccomandata per i pazienti che hanno provato senza successo altri trattamenti meno invasivi e che continuano a soffrire di sudorazione eccessiva. È fondamentale confrontarsi con il proprio medico curante e valutare attentamente se la chirurgia sia la scelta migliore per il proprio caso specifico.

Ci sono alcuni accorgimenti pratici che possono aiutare a gestire i sintomi dell'iperidrosi e a migliorare la qualità della vita:

  • una corretta igiene personale è essenziale per prevenire le infezioni cutanee e mantenere la pelle sana. È importante fare docce frequenti, utilizzando saponi ad hoc per ridurre la proliferazione di batteri sulla pelle. Dopo la doccia, è fondamentale asciugare accuratamente tutte le aree del corpo, in particolare le pieghe cutanee, per evitare che l'umidità favorisca la crescita di funghi e batteri;
  • indossare abiti realizzati con materiali naturali e traspiranti, come il cotone, può migliorare la circolazione dell'aria e ridurre la sudorazione. Evitare indumenti troppo aderenti è altrettanto importante, in quanto gli abiti stretti possono trattenere il calore e l'umidità, peggiorando la sudorazione. È consigliabile preferire abiti larghi e leggeri, che permettano alla pelle di respirare;
  • l'uso di polveri assorbenti, come il talco o il bicarbonato di sodio, può aiutare a mantenere la pelle asciutta e ridurre la sensazione di umidità. Cambiare frequentemente gli indumenti, in particolare le calze, e utilizzare calzature traspiranti può prevenire l'accumulo di sudore e ridurre il rischio di infezioni, soprattutto per chi soffre di iperidrosi plantare. 

Come è chiaro, l'iperidrosi è una condizione che può avere un impatto significativo sulla quotidianità delle persone che ne soffrono, ma esistono molteplici opzioni di trattamento per gestire i sintomi e migliorare la propria qualità della vita. 

La scelta del trattamento più adeguato varia a seconda della gravità del disturbo, delle aree interessate e delle preferenze personali. È fondamentale consultare uno specialista per valutare le opzioni disponibili e identificare la strategia più adatta al proprio caso.

Non bisogna sottovalutare l'importanza del supporto psicologico: convivere con l'iperidrosi può essere difficile e, in alcuni casi, rivolgersi a un professionista della salute mentale può essere utile per affrontare le conseguenze emotive del disturbo.

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