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Faringite
La faringite è una malattia infiammatoria che interessa la faringe, ossia la parte posteriore della gola che collega la cavità orale all'esofago.
Questa patologia può essere causata da infezioni sia virali sia batteriche, nonché da irritazioni dovute a sostanze irritanti come il fumo o l'inalazione di sostanze chimiche. I sintomi tipici della faringite includono mal di gola, difficoltà nella deglutizione, arrossamento e gonfiore della faringe, nonché eventuali sintomi associati come febbre e mal di testa.
La diagnosi della faringite si basa sulla valutazione dei sintomi, sull'esame fisico e talvolta su test di laboratorio. Il trattamento di questa infiammazione varia a seconda della causa sottostante e può includere il riposo, l'idratazione, l'assunzione di analgesici per il dolore e, se appropriato, farmaci antibiotici. La gestione richiede spesso il coinvolgimento di un medico o di un professionista sanitario per determinare la causa specifica e stabilire il piano di trattamento adeguato.
Sintomi
La faringite è una condizione molto diffusa, soprattutto durante il periodo invernale. Per poterla individuare facilmente attraverso i sintomi, bisogna chiarire le differenze con il classico mal di gola con il quale viene, spesso ed erroneamente, confusa. Se da una parte la prima è un'infezione che interessa la parte posteriore della gola che collega il cavo orale all’esofago e che viene spesso determinata da virus o batteri, il mal di gola è un sintomo esso stesso che può essere presente in svariate malattie.
La zona che può interessare l’infiammazione faringea è un condotto composto da muscoli e membrane della lunghezza inferiore da 15 centimetri e che è completamente ricoperto da mucosa. La faringe si trova in una posizione peculiare rispetto alla bocca, in quanto è nella zona:
- posteriore-inferiore della cavità nasale, quindi si trova più in basso rispetto alla cavità del naso;
- posteriore rispetto alla bocca;
- superiore rispetto alla laringe e all’esofago.
La faringe è così importante perché costituisce una parte delle vie respiratorie superiore e di quelle digestive superiori: visto il suo doppio ruolo la faringite può avere delle ripercussioni tanto su un aspetto quanto sull’altro della salute della persona.
Inoltre, la faringite può presentarsi in due forme diverse:
- rinofaringite, quando l’infiammazione interessa la parte superiore della faringe, quella che si trova a contatto diretto con le due aperture della cavità nasale;
- ipofaringite, chiamata anche più semplicemente faringite.
I sintomi della faringite possono sono:
- mal di gola, che si manifesta come una sensazione dolorosa o irritante nella gola, che può variare da lieve a grave. Il dolore può essere acuto o persistente;
- difficoltà nel deglutire, spesso accompagnata da una sensazione di disagio e di blocco;
- arrossamento e gonfiore, che possono essere notati tanto ad un esame visivo quando avvertiti dalla persona stessa;
- febbre, nei casi di faringite batterica. La temperatura corporea può aumentare e il paziente può avvertire brividi e malessere generale, raggiungendo anche punte elevate;
- mal di testa, causato dall’infiammazione o dall’infezione a seconda della causa scatenente:
- tosse, secca o grassa, in quanto è una risposta del corpo per cercare di eliminare l'irritante presente nella faringe;
- secrezione e congestione nasale, presente solo quando la faringite è data da un’infezione virale. Insieme a questi sintomi si possono presentare anche quelli frequenti in raffreddore e simili;
- prurito in fondo alla gola, accompagnato da un dolore intenso, spesso descritto come la “puntura degli spilli”;
- voce rauca o debole, che tende a sparire;
- dolori muscolari, che si possono manifestare a prescindere dalla causa virale o batterica della faringite;
- male alle orecchie, sebbene si tratti di un sintomo che si presenta in maniera sporadica non deve essere sottovalutato;
- placche, quando la malattia è data dallo streptococco.
In alcuni casi questa malattia può essere accompagnata a linfonodi ingrossati sul collo o dietro la mascella, a testimonianza dello stato infiammatorio in corso.
La faringite può presentarsi in maniera occasionale, ossia in risposta all’attacco di agenti patogeni virali o batterici, oppure diventare cronica quando non viene curata o il quadro clinico della persona è particolarmente compromesso.
Bisogna porre grande attenzione a non confondere la faringite con altre malattie del tratto respiratorio superiore con cui condivide la maggior parte dei sintomi:
- laringite, caratterizzata da un'infiammazione della laringe, che è la struttura anatomicamente situata nella parte superiore della trachea e contiene le corde vocali. In altre parole, l'infiammazione coinvolge principalmente la laringe. Viene causata da un abuso delle corde vocali, inalazione di sostanze irritanti e solo in alcuni casi è data da infezioni virali e batteriche;
- tonsillite, una condizione medica che interessa soprattutto le tonsille che sono posizionate nella parte posteriore della gola. Questa infiammazione viene accompagnata ad altri sintomi influenzali e, in questo caso, è il tampone ad evidenziarne la presenza.
Data la varietà di patologie e infiammazioni che possono interessare la parte terminale delle vie respiratorie è essenziale fare affidamento ad un medico che possa effettuare la diagnosi approfondita e prescrivere il trattamento.
Cause
Le cause della faringite possono essere differenti. Questa condizione può essere causata da diverse eziologie:
- infezioni virali, spesso associata a virus influenzali o da raffreddamento. I virus come il rhinovirus, il virus dell'influenza, il virus parainfluenzale o il virus Epstein-Barr sono noti per essere responsabili di faringiti virali. Queste infezioni possono essere altamente contagiose e si diffondono attraverso il contatto diretto o goccioline respiratorie, soprattutto in contesti affollati come uffici, ma anche aule delle scuole e degli asili;
- infezioni batteriche, in particolare quella provocata dallo Streptococcus pyogenes, noto come streptococco beta-emolitico del gruppo A. Questa forma di faringite batterica è comunemente chiamata faringotonsillite streptococcica ed è associata a sintomi più gravi rispetto alla faringite virale. La diagnosi viene effettuata attraverso il tampone orofaringeo che viene eseguito dal medico o dal pediatra di fiducia;
- allergie stagionali o ambientali, in quanto l’inalazione di allergeni come polline, polvere o peli di animali può scatenare l'infiammazione della faringe in individui sensibili a questi allergeni;
- esposizione ad agenti irritanti, come il fumo di tabacco, l'inquinamento dell'aria o sostanze chimiche nell'ambiente di lavoro può provocare faringiti irritative. Il fumo attivo o passivo è particolarmente noto per aumentare il rischio di faringite;
- infezione da funghi e spore, assai frequenti soprattutto nei soggetti con un sistema immunitario più fragile.
Bisogna poi considerare la faringite da reflusso gastroesofageo, una condizione in cui l'acido dello stomaco, invece di rimanere confinato nello stomaco, refluisce nell'esofago e può anche raggiungere la faringe, la parte superiore della gola. Questa sostanza può causare irritazione e infiammazione della mucosa della faringe, portando ai tipici sintomi di questo stato infiammatorio. La faringite da reflusso gastroesofageo è il risultato di un'alterazione della funzionalità del muscolo sfintere gastroesofageo, una valvola che dovrebbe prevenire il reflusso acido nell'esofago.
Rispetto ai sintomi indicati, questa tipologia accompagna con sé alcune specificità come il bruciore di stomaco e spesso la sensazione di acidità nella bocca.
La prevenzione della faringite svolge un ruolo di primo piano, soprattutto nelle persone anziane e nei bambini. Tra le buone norme di comportamento da attuare ci sono:
- frequente lavaggio delle mani con acqua e sapone che permette di prevenire le infezioni virali e batteriche;
- coprirsi il naso e la bocca quando si starnutisce o tossisce con un fazzoletto, la mano o la piega del gomito per evitare il diffondersi dei germi nell’aria;
- limitare il contatto con persone infette, quando i sintomi sono palesi o dichiarati;
- eseguire le vaccinazioni regolarmente, come quelle contro l'influenza e il vaccino contro lo streptococco beta-emolitico del gruppo A (strep A), può ridurre il rischio di alcune forme di faringite;
- norme igienico sanitarie basilari come evitare di condividere utensili per mangiare, bicchieri o spazzolini da denti con altre persone;
- evitare l’esposizione ad allergeni, soprattutto quando si è sensibili agli allergeni come il polline o il pelo di animali o adottare misure preventive come l'uso di filtri per l'aria o la pulizia regolare della casa.
Infine, per prevenire la faringite bisogna assicurarsi di dare il giusto supporto al proprio sistema immunitario favorendo una dieta ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali che fornisce al corpo le vitamine, i minerali e gli antiossidanti necessari per sostenere il sistema immunitario. Nutrienti come la vitamina C, la vitamina D e lo zinco sono particolarmente importanti per la funzionalità immunitaria. La riduzione dello stress con tecniche di rilassamento può aiutare la persona a sentirsi in forza. Il fumo di tabacco e l'uso eccessivo di alcol possono compromettere il sistema immunitario: evitare queste sostanze o consumarle con moderazione è essenziale per il mantenimento di un sistema immunitario sano.
Un sistema immunitario robusto è in grado di riconoscere e rispondere in modo efficace alle infezioni, riducendo il rischio di faringite e altre malattie. Adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, il riposo adeguato e l'esercizio fisico regolare, è un passo importante per rafforzare il sistema immunitario e prevenire condizioni come la faringite. Tuttavia, è importante consultare un medico in caso di sintomi persistenti o gravi, poiché la prevenzione è più efficace quando si conoscono le cause specifiche e si adottano misure mirate.
Rimedi e cure per la faringite
I rimedi per la faringite possono variare in base alla causa sottostante della condizione, che può essere di natura virale o batterica. Tuttavia, esistono alcune misure generali che possono aiutare a gestire i sintomi e a favorire una guarigione più rapida:
- riposo vocale, fondamentale quando la faringite è accompagnata da raucedine o abbassamento della voce. Evitare di sforzare le corde vocali favorisce il processo di guarigione;
- idratazione, da eseguire attraverso l’assunzione di liquidi sia caldi sia freddi. È consigliata sia l’acqua sia preparati che possano alleviare il disagio locale e prevenire la disidratazione. È possibile che la persona possa incontrare delle difficoltà nella deglutizione a causa dello stato infiammatorio, ma è opportuno insistere con piccoli sorsi costanti durante la giornata;
- sciacqui con soluzioni saline, rimedi ideali per dare un sollievo locale all'infiammazione. È possibile acquistare questo prodotto oppure prepararlo in casa unendo mezzo cucchiaino di sale in un bicchiere d'acqua tiepida e sciacquare la gola diverse volte al giorno;
- utilizzare umidificatori d’aria, è essenziale per ridurre il disagio causato dalla gola secca o irritata.
Inoltre, quando la faringite è data dalla presenza di un batterio, il medico può prescrivere un antibiotico specifico per trattare l’infezione come rimedio. Disponibili in capsule o sciroppo, devono essere assunti per un periodo che varia dai 03 giorni ad una settimana, previo consulto medico. Può rendersi necessario un secondo ciclo di antibiotici, nel caso il primo non sia stato efficace.
Al tempo stesso, per il trattamento sintomatico, possono essere assunti farmaci analgesici come il paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l'ibuprofene per contribuire a ridurre il dolore e la febbre associati alla faringite. Questo rimedio contro la faringite deve essere attuato con cautela nelle donne in gravidanza: chi si trova in questa condizione può assumere solamente i farmaci adeguati alla sua condizione.
Al tempo stesso è opportuno seguire un’alimentazione adeguata e atta a favorire il processo di guarigione: da una parte è essenziale evitare il contatto tra la gola e le sostanze irritanti, come fumo di tabacco e l'esposizione a sostanze chimiche irritanti come i vapori di solventi o l'inalazione di fumo passivo possono.
Bisogna poi consumare alimenti morbidi e facili da deglutire può aiutare a ridurre l'irritazione durante la deglutizione e ridurre il consumo di cibi e bevande troppo caldi, speziati o acidi, che possono peggiorare i sintomi.
Sebbene il trattamento farmacologico spesso si dimostri il più efficace, si possono attuare anche dei rimedi naturali contro la faringite che possono contribuire a ritrovare il benessere. Tra questi ci sono:
- miele, grazie alle sue proprietà antibatteriche e lenitive. Si può aggiungere un cucchiaio di miele in una tazza di tisana o latte caldo per contribuire a calmare la gola e alleviare il disagio;
- tisane a base di camomilla, zenzero, menta o salvia possono essere bevute per il loro effetto calmante sulla gola. Quando consumate calde possono anche contribuire ad aumentare l'umidità della gola.
- propoli, una sostanza resinosa prodotta dalle api ed è conosciuta per le sue proprietà antimicrobiche. Alcuni lo utilizzano sotto forma di integratore o spray per la gola.
- inalazione di vapore da un vaporizzatore può aiutare ad aumentare l'umidità nell'aria e a lenire la gola secca e irritata. Quando è possibile, anche gli aerosol possono essere un prezioso alleato.
I sintomi della faringite possono essere trattati anche con rimedi che agiscono localmente sull’infiammazione attraverso spray per la gola e caramelle. I primi contengono spesso anestetici locali, come il cloridrato di benzocaina o la lidocaina, che possono contribuire ad alleviare il mal di gola temporaneamente. Spruzzati direttamente sulla gola, sono progettati per offrire sollievo rapido purché utilizzati nella posologia indicata.
Le caramelle o pastiglie per la gola spesso contengono ingredienti lenitivi come il miele, la menta o il mentolo che possono essere un rimedio per alleviare l'irritazione della gola. Questi prodotti si sciolgono lentamente in bocca, offrendo un sollievo graduale. Come negli spray, è importante rispettare le istruzioni del produttore per il dosaggio corretto.
La faringite è una malattia che, usualmente, regredisce nel giro di 1 settimana o poco più, soprattutto se trattata con l’uso di antibiotici e antidolorifici locali. Ma quando preoccuparsi?
- aggravamento dei sintomi, soprattutto quando riguardano le difficoltà nella respirazione o nella deglutizione in quanto potrebbero riguardare una condizione più seria delle vie aeree;
- febbre alta o prolungata, ossia quando dura per più di 3 giorni e supera i 39°C nonostante l’uso di antipiretici:
- presenza di placche o pus sulle tonsille;
- stato infiammatorio ricorrente o cronico;
In generale, quando i sintomi della faringite diventano invalidanti o ostacolano in maniera significativa il normale svolgimento della quotidianità per un periodo di tempo prolungato è opportuno sollecitare il medico curante.
Nel trattamento della faringite nei bambini, è importante adottare un approccio che miri a lenire i sintomi, ridurre l'irritazione della gola e favorire una rapida guarigione. In particolare, l’idratazione è tra i rimedi di primo piano: bisogna assicurarsi che il bambino beva abbastanza liquidi, come acqua, tisane non zuccherate o brodo possono aiutare a mantenere la gola idratata e a prevenire la disidratazione.
Per quanto concerne l’alimentazione, è preferibile offrire cibi morbidi e freschi, come yogurt, frutta e gelato ed evitare quelli piccanti o croccanti che potrebbero peggiorare i sintomi. L'uso di un umidificatore d'aria nella stanza del bambino può contribuire ad aumentare l'umidità dell'ambiente, riducendo il disagio dovuto alla gola secca.
Qualora la faringite si presenti in maniera chiara, con sintomi come la febbre, il bambino non può frequentare la scuola o l’asilo ma è preferibile che rimanga a casa non solo per preservare la comunità di coetanei, ma anche per poter recuperare appieno le forze ed essere costantemente monitorato da un genitore.